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Biografia di Gustav Robert Kirchhoff

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 19|  12/10/2025|  09/10/2025
Elettromagnetismo   |   Radiazione   |   Storia astronomica   |  

La vita di Gustav Robert Kirchhoff

Gli studi e la carriera accademica di un enfant prodige che a soli 21 anni formulò la sua prima legge, l'irraggiamento

Gustav Robert Kirchhoff. Crediti Smithsonian Library - public domainGustav Robert Kirchhoff è una figura fondamentale nel panorama della fisica del diciannovesimo secolo, il cui lavoro ha contribuito a definire non solo il campo dell'elettromagnetismo, ma anche la nascita di due discipline rivoluzionarie: l'astrofisica e la fisica teorica moderna.

La sua genialità risiede nella sua capacità di tradurre fenomeni fisici complessi in un rigoroso linguaggio matematico, unendo la teoria con l'innovazione strumentale. È principalmente ricordato per le sue leggi sui circuiti elettrici (annunciate a soli 21 anni) e per la sua cruciale collaborazione con il chimico Robert Bunsen, che portò alla fondazione dell'analisi spettrale. Questa tecnica non solo permise la scoperta di nuovi elementi terrestri, ma fu immediatamente applicata da Kirchhoff per determinare la composizione chimica del Sole, inaugurando l'astrofisica come scienza quantitativa.

Inoltre, il suo lavoro sulla radiazione termica non solo ha stabilito il concetto di "corpo nero", ma ha fornito la cornice concettuale che, decenni dopo, avrebbe spinto Max Planck verso la formulazione della teoria dei quanti. La sua eredità è dunque quella di un pioniere metodologico che ha fornito gli strumenti analitici per la fisica classica e i fondamenti empirici per la fisica moderna.

Vita e carriera accademica

Castello di Königsberg. Autore sconosciuto - public domainGustav Robert Kirchhoff nacque il 12 marzo 1824 a Königsberg, allora parte della Prussia orientale (oggi Kaliningrad, Russia). Suo padre era Friedrich Kirchhoff, un avvocato e consigliere legale.

La sua formazione universitaria avvenne presso l'Università Albertus di Königsberg, dove dimostrò subito un'eccezionale attitudine per la matematica e la fisica, tanto da essere definito un "fuoriclasse" già in giovane età. Qui studiò sotto la guida del matematico Franz Neumann. Fu durante questo periodo, nel 1845, a soli 21 anni, che Kirchhoff formulò le sue celebri leggi per i circuiti elettrici, che sono ancora oggi alla base dell'elettrotecnica.

Kirchhoff conseguì il dottorato all'Università Albertus nel 1847 e si trasferì a Berlino, dove ottenne la sua abilitazione un anno dopo, nel 1848, diventando Privatdozent (docente non stipendiato) all'Università di Berlino. Il suo primo incarico accademico a tempo pieno arrivò nel 1850, quando fu nominato professore straordinario (ausserordentlicher Professor) di fisica all'Università di Breslavia.

Il periodo più produttivo e scientificamente influente di Kirchhoff iniziò nel 1854, quando fu nominato professore di fisica all'Università di Heidelberg. Questo trasferimento fu fondamentale, poiché lo riunì al chimico Robert Wilhelm Bunsen, che aveva conosciuto e con il quale aveva stretto una profonda amicizia a Breslavia.

A Heidelberg, i due scienziati formarono un "dream team" di fisici e chimici e condussero insieme le loro ricerche più importanti nell'emissione e assorbimento della luce. In particolare, fu Kirchhoff a suggerire a Bunsen di analizzare la luce spettralmente (cioè attraverso un prisma) e di mettere in relazione le linee di emissione con le linee di assorbimento, un concetto che divenne il fondamento dell'analisi spettrale.

Durante i suoi 21 anni a Heidelberg, Kirchhoff non solo insegnò e condusse ricerche, ma formulò anche la sua legge sull'irraggiamento, considerata la porta d'accesso alla fisica quantistica, e fondò l'astrofisica con l'applicazione dell'analisi spettrale alla radiazione solare. Le sue celebri lezioni di fisica, sia sperimentale che teorica, attiravano un gran numero di studenti. 

Nel 1875, Kirchhoff accettò la chiamata a Berlino, che in precedenza aveva rifiutato diverse volte. Fu in questo periodo che la sua salute peggiorò. Kirchhoff soffriva di una disabilità che gli limitava i movimenti, costringendolo a usare una sedia a rotelle o delle stampelle per gran parte della sua vita. A causa delle crescenti difficoltà fisiche nell'eseguire esperimenti, si dedicò prevalentemente alla fisica teorica, un'area che aveva contribuito a definire.

A Berlino, gli divenne sempre più difficile tenere le sue popolari lezioni e fu costretto a ritirarsi dall'insegnamento prima di morire. Gustav Kirchhoff morì a Berlino il 17 ottobre 1887, all'età di 63 anni.

 09/10/2025

I contributi scientifici

Dall'elettronica alla nascita dell'astrofisica tramite applicazione dell'analisi spettrale alla luce solare

Le leggi sui circuiti elettrici (1845)

All'età di 21 anni, Kirchhoff formulò le sue due leggi sui circuiti elettrici, note come "leggi di Kirchhoff" o "regole di Kirchhoff", che estendevano la teoria del fisico tedesco Georg Simon Ohm. Queste leggi si basano sui principi di conservazione della carica elettrica e dell'energia, e vengono utilizzate per analizzare e risolvere i circuiti elettrici a maglie multiple.

  1. Prima Legge di Kirchhoff: Teorema del Nodo (Junction Theorem): Stabilisce che la somma delle correnti che entrano in un nodo specifico del circuito è uguale alla somma delle correnti che escono dallo stesso nodo. Questo incarna il principio di conservazione della carica elettrica, poiché la carica non può accumularsi o scomparire in un punto del circuito.

  2. Seconda Legge di Kirchhoff: Equazione della Maglia (Loop Equation): Afferma che attorno a ogni maglia (circuito chiuso) in un circuito elettrico, la somma delle forze elettromotrici (tensione, o emf) fornite dalle sorgenti di energia è uguale alla somma delle cadute di potenziale ai capi di ciascuna resistenza in quella maglia. Questo incarna il principio di conservazione dell'energia in un circuito chiuso, dove l'energia fornita è pari a quella consumata o dissipata.

Kirchhoff estese anche le equazioni di Ohm per descrivere il flusso di corrente nei conduttori elettrici in tre dimensioni e dimostrò che la corrente si propaga attraverso un conduttore alla velocità della luce.

La fondazione dell'analisi spettrale (1859-1861)

Il successo più eclatante di Kirchhoff fu la co-fondazione, insieme a Robert Bunsen, dell'analisi spettrale, una tecnica che ha rivoluzionato la chimica e l'astronomia.

Il principio alla base della scoperta, suggerito da Kirchhoff, fu che le fiamme di diverso colore, prodotte dal riscaldamento di materiali chimici (un esperimento condotto da Bunsen con il suo celebre becco), potevano essere differenziate esaminando i loro spettri di emissione attraverso un prisma. La loro ricerca stabilì due principi fondamentali:

  1. Spettri di emissione: ogni elemento chimico emette una luce colorata caratteristica quando riscaldato, e questa luce, separata da un prisma, mostra un pattern di lunghezze d'onda individuali specifico per quell'elemento.

  2. Spettri di assorbimento: Quando una luce intensa viene fatta passare attraverso un gas, il gas assorbe esattamente le stesse lunghezze d'onda che emetterebbe se fosse riscaldato.

Applicando questa tecnica rivoluzionaria, Bunsen e Kirchhoff scoprirono rapidamente due nuovi elementi, i metalli alcalini Cesio (1860) e Rubidio (1861), dimostrando l'efficacia del loro nuovo strumento e inaugurando un'era in cui gli elementi venivano scoperti attraverso strumenti specializzati anziché reazioni chimiche convenzionali.

L'origine dell'astrofisica: le linee di Fraunhofer e la composizione del Sole

Il risultato più spettacolare dell'analisi spettrale fu l'applicazione di Kirchhoff allo studio della composizione del Sole

Gli spettri solari presentavano da tempo un enigma: una serie di righe scure, note come linee di Fraunhofer. Utilizzando il principio degli spettri di assorbimento, Kirchhoff dimostrò che queste righe scure corrispondevano alle lunghezze d'onda che vari elementi chimici (come sodio, ferro, ecc.) assorbono quando la luce passa attraverso la loro atmosfera. Questo significava che la luce intensa emessa dal nucleo solare passava attraverso l'atmosfera più fredda del Sole, dove gli elementi presenti assorbivano selettivamente specifiche lunghezze d'onda.

Spettro solare e confronto con lo spettro di alcuni metalli. Annalen der Physik, 110, pp. 161-189, 1860, Pl. II Spettro solare e confronto con lo spettro di alcuni metalli. Fonte: Annalen der Physik, 110, pp. 161-189, 1860, Pl. II

Questa scoperta permise a Kirchhoff di determinare che gli elementi presenti sul Sole erano gli stessi trovati sulla Terra, segnando l'inizio di una nuova era in astronomia e fondando, di fatto, l'astrofisica come campo di studio in grado di analizzare la composizione chimica degli astri.

La Legge di Kirchhoff sulla radiazione termica e il corpo nero (1860)

Nel 1860, Kirchhoff enunciò anche la sua legge sulla radiazione termica, nota come Legge di Kirchhoff sull'irraggiamento termico, la quale stabilisce una relazione fondamentale tra il potere emissivo e l'assorbimento di un oggetto.

La legge afferma che, per un corpo in equilibrio termodinamico, un buon emettitore di radiazione termica è anche un buon assorbitore (e viceversa, una superficie scura è un eccellente assorbitore e un eccellente emettitore, mentre una superficie argentata è un cattivo emettitore e un cattivo assorbitore).

Contestualmente, Kirchhoff coniò il termine corpo nero per definire un oggetto ideale che assorbe tutta l'energia radiante che lo colpisce. Secondo la sua legge, un tale corpo nero, essendo un assorbitore perfetto, doveva anche essere un emettitore perfetto. Sebbene Kirchhoff non riuscì a derivare la formula matematica per lo spettro di radiazione del corpo nero, la sua definizione chiara e rigorosa del problema stabilì il quadro teorico e concettuale per i lavori successivi di Josef Stefan, Wilhelm Wien e, soprattutto, di Max Planck. La formulazione di Kirchhoff fu il precursore diretto che costrinse Planck a cercare una soluzione che avrebbe portato alla nascita della fisica quantistica nel 1900.

 09/10/2025

Opere, riconoscimenti ed eredità

Il lavoro di Kirchhoff è fondamentale ancora oggi, avendo costruito pietre miliari per elettronica e astrofisica

Pubblicazioni

Le opere pubblicate da Kirchhoff rappresentano un'eredità duratura di rigore matematico e chiarezza espositiva, che culminarono nel suo lavoro di sistematizzazione della fisica teorica.

  • Vorlesungen über mathematische Physik (4 volumi, 1876–1894; Lezioni di fisica matematica): quest'opera, pubblicata in parte postuma, è la sua opera maggiore e consolida il suo passaggio alla fisica teorica.

  • Gesammelte Abhandlungen (1882; supplemento, 1891; Saggi raccolti): una raccolta completa dei suoi contributi scientifici.

Gustav Kirchhoff ricevette numerosi riconoscimenti internazionali per le sue scoperte e divenne membro di quasi tutte le più importanti società scientifiche d'Europa.

Anno Onorificenza/Riconoscimento Ente Assegnatario
1862 Rumford Medal The Royal Society (Londra)
1868 Fellow of the Royal Society of Edinburgh

Royal Society of Edinburgh

1875 Fellow of the Royal Society

The Royal Society (Londra)

1876 Cothenius Medal Accademia Leopoldina
1877 Medaglia dell'Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti

Regno di Baviera

1877 Matteucci Medal Società Italiana delle Scienze
1884 Socio Corrispondente Accademia delle Scienze di Torino
1887 Janssen Medal Accademia Francese delle Scienze

Inoltre, un cratere lunare è stato intitolato a lui: il Cratere Kirchhoff.

L'importanza delle sue scoperte fu riconosciuta anche in modo più tangibile: un aneddoto racconta che un banchiere aveva deriso Kirchhoff per aver scoperto l'oro sul Sole, ma in seguito, quando Kirchhoff ricevette dall'Inghilterra una medaglia d'oro per la sua scoperta, la mostrò al banchiere con l'osservazione: "Guarda, sono finalmente riuscito a prendere dell'oro dal Sole" .

Eredità e impatto nella fisica moderna

L'eredità di Kirchhoff è duplice. Da un lato, fornì strumenti pratici e concettuali fondamentali per la fisica classica e l'ingegneria, con le sue leggi sui circuiti, che sono ancora oggi la base dell'elettrotecnica.

Dall'altro, il suo ruolo è stato cruciale nel definire i limiti della fisica del XIX secolo:

  • Astrofisica: Il suo lavoro sulle linee di Fraunhofer ha dimostrato che la chimica del cosmo è accessibile all'indagine scientifica quantitativa, elevando l'astronomia a una scienza fisica moderna.

  • Fisica Teorica e Quantistica: La sua rigorosa definizione di corpo nero nel 1860, unita alla sua legge sulla radiazione, stabilì il problema insolubile che le formule classiche (come la Legge di Wien) non riuscivano a descrivere completamente, specialmente alle basse frequenze. Fu proprio il tentativo di risolvere la distribuzione spettrale del corpo nero, un problema chiaramente delimitato da Kirchhoff, che portò Max Planck a introdurre l'ipotesi rivoluzionaria della quantizzazione dell'energia, dando inizio alla meccanica quantistica. Kirchhoff è per questo considerato anche il "fondatore della fisica teorica" nella sua accezione moderna, una disciplina che cerca di unificare e sistematizzare la conoscenza fisica attraverso principi matematici.

 09/10/2025

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