Biografia di Grote Reber
Grote Reber: dalle onde radio alle mappe del cielo con un radiotelescopio costruito nel giardino di casa
Grote Reber, vita e opere
Riprendendo il lavoro di Jansky, Reber ebbe il merito di dare seguito pratico alla radioastronomia
Se oggi possiamo ascoltare l'Universo attraverso le onde radio, gran parte del merito va a Grote Reber, un ingegnere radiofonico statunitense che, con la sua tenacia e il suo spirito pionieristico, ha dato il via alla radioastronomia. Mentre il mondo era concentrato sui telescopi ottici, Reber fu il primo a costruire un radiotelescopio per studiare il cielo in una banda allora inesplorata, ponendo le basi per un'intera disciplina scientifica ().
Nato il 22 dicembre 1911 a Wheaton, nell'Illinois, Grote Reber mostrò fin da giovane una passione per la radio. Conseguì una laurea in ingegneria elettronica presso l'Illinois Institute of Technology nel 1933, in un periodo di grandi difficoltà economiche dovute alla Grande Depressione. Nonostante ciò, riuscì a trovare lavoro come ingegnere radiofonico, lavorando per diverse aziende del settore.
Fu nel 1932 che Karl Jansky, un fisico dei Bell Telephone Laboratories, fece una scoperta straordinaria: un segnale radio proveniente dalla Via Lattea. Questo evento, tuttavia, non suscitò particolare interesse tra gli astronomi dell'epoca. Reber, al contrario, intuì il potenziale di questa scoperta e decise di esplorare ulteriormente il cielo radio.
Il primo radiotelescopio e la nascita della radioastronomia
Dal 1937 al 1938, nel cortile di casa sua a Wheaton, Reber costruì il primo radiotelescopio parabolico della storia: un'antenna di 9 metri di diametro, montata su una struttura orientabile. Si trattava di un'impresa eccezionale per un singolo individuo, senza supporto accademico né finanziamenti istituzionali.
Installazione del radiotelescopio in Virginia, Credit: National Radio Astronomy Observatory
Per la costruzione utilizzò travi di legno, lamiera zincata e parti di ricambio, realizzando un'antenna parabolica con un diametro di 31 piedi (circa 9,4 metri) e una lunghezza focale di 20 piedi (circa 6,1 metri). Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1947, Reber trasferì il suo radiotelescopio a Sterling, Virginia, per continuare le sue ricerche. Successivamente, nel 1951, costruì un nuovo radiotelescopio alle Hawaii, focalizzandosi sulla mappatura di sorgenti celesti di onde radio a bassa frequenza con lunghezze d'onda comprese tra 5,5 e 14 metri.
Dopo diversi tentativi con frequenze diverse, Reber riuscì a captare segnali radio dal cosmo nel 1939. I suoi studi, pubblicati nel 1944 su The Astrophysical Journal con il titolo Cosmic Static, confermarono che la nostra Galassia emette onde radio, con un'intensità maggiore lungo il piano galattico. Questa scoperta aprì la strada alla radioastronomia moderna.
Contributi alla scienza e sviluppo della disciplina
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la radioastronomia si sviluppò rapidamente grazie alle tecnologie radar e alle antenne sempre più sofisticate. Reber, però, rimase una figura indipendente, preferendo lavorare per conto proprio piuttosto che entrare in istituzioni accademiche. Si trasferì in Tasmania negli anni '50, dove condusse ricerche a basse frequenze per evitare l'interferenza radio generata dalle attività umane.
Tra le sue pubblicazioni più importanti si annoverano studi sulla distribuzione dell'emissione radio nella Via Lattea e il tentativo di comprendere l'origine di queste onde, che in seguito si rivelarono essere associate a fenomeni astrofisici come le pulsar e le radiogalassie.
Gli ultimi anni e l’eredità
Grote Reber visse in Tasmania fino alla sua morte, avvenuta il 20 dicembre 2002, due giorni prima del suo 91º compleanno. Nonostante sia stato a lungo una figura solitaria e poco riconosciuta, negli ultimi anni della sua vita ricevette diversi premi e onorificenze, tra cui la Medaglia Bruce nel 1962 e il Premio Jansky nel 1983.
Oggi il suo nome è inciso nella storia della scienza. Il radiotelescopio originale è stato dapprima trasferito al Green Bank Observatory vicino a Green Bank, West Virginia, dove è stato riconosciuto come National Historic Landmark nel 1989. E' oggi conservato allo Smithsonian Institution , e la radioastronomia è una delle branche più importanti dell'astronomia moderna, grazie anche alla sua visione e alla sua ostinazione.
Grote Reber non fu solo uno scienziato, ma un sognatore che, con pochi mezzi e molta determinazione, riuscì a dare voce a un universo che fino ad allora era rimasto silenzioso.
Fonti: public.nrao.edu, Obituary: Grote Reber, Nature, 2003, CSIRO, Smithsonian Institution, britannica.com, Reber, 1944, en.wikipedia.org, Kellermann & Verschuur, 1988
Post più popolari
Introduzione teorica alla meccanica celeste
29/09/2024
Ricominciamo da 10
17/09/2024
Tutto pronto per il lancio di HERA
06/10/2024
Tags
Atmosfere planetarie Aurora polare BIblioteche Buchi neri Congiunzioni Cosmologia Difesa planetaria Elettromagnetismo Eventi dal vivo Fenomeni transitori Infrarosso Inquinamento La Luna Marte Meteorologia spaziale Microonde Missioni Spaziali Occultazioni Opposizioni Osservazione Radiazione Cosmica di Fondo Radioastronomia Saturno Sistema Solare Stelle e ciclo stellare VenereCategorie
Potrebbe interessarti...
Radioastronomia: osservare l'universo a onde radio
L’universo a bassa frequenza: ...
Leggi di più22/12/2024
Astrofisica delle microonde: decifrare i segreti dell'universo primordiale
Scopri come lo studio delle mi ...
Leggi di più09/01/2025
Le forze dell'universo: elettromagnetismo
L'universo ci parla soprattut ...
Leggi di più19/11/2024
L'Astronomia Infrarossa: vedere l'Universo attraverso la polvere
Esploriamo l'astronomia infrar ...
Leggi di più28/01/2025